XJ7K – dallo spazio alla casa bianca (Falzea editore, 2005)
Recensione di una maestra a Giulio Levi, www.ilbrucalibro.it
Il libro mi è piaciuto e Giulio Levi è bravo. Non c’è quel desiderio d’insegnare qualcosa a tutti i costi, che a volte è smaccato e fastidioso. Levi non giudica i personaggi e ciò che c’è di buono o di cattivo nell’agire, chi legge, lo intuisce da sé.
Le avventure di XJ7K si snodano a ritmo incalzante e ti vien voglia di sapere cosa succederà. Quel che è bello è che c’è un gran senso dell’umorismo e il piccolo extraterrestre ben si destreggia in un mondo di umani irretiti da luoghi comuni e comportamenti stereotipati. Il lettore scopre divertenti e inaspettate somiglianze con la nostra realtà di tutti i giorni. Un sorriso affettuoso lo accompagna nel cogliere i difetti di noi poveri terrestri: persino la velata intolleranza razziale di Bilg Ates. Nessun tono patetico, neanche nella storia dell’amicizia con Bianca. Nessun finale scontato. Solo uno sguardo sorridente e fiducioso verso le cose della vita, terrestre o extra che sia.