La mia mamma guarirà (Falzea editore, 2008)
Dalla rivista Pepe Verde, N. 40/2009 pagina 24
“La mia mamma guarirà!” è un libro che amerei definire soffice, per il modo delicato e ricco di calore con cui Giulio Levi fa parlare il giovane protagonista, Alvise, dell’esperienza con cui si trova a dover convivere con timore durante l’infanzia e con tenera consapevolezza durante l’adolescenza. Alvise ci racconta infatti le circostanze della malattia della mamma, una malattia sulla quale la ricerca non ha ancora fatto piena luce e quindi difficile da curare, ma ci mostra anche la forza e la speranza con cui i suoi genitori continuano ad affrontare le incertezze del domani ed il suo bisogno di essere parte di quella forza aiutando la mamma, partecipando alle vendite di gardenie e di mele per la raccolta di fondi per la ricerca, navigando su internet per conoscere a fondo la malattia ma, soprattutto, con la speranza di trovare notizie di nuove scoperte.
Anche un bambino può entrare in sintonia con Alvise per il modo lieve con cui riesce a descrivere i momenti più difficili non isolandoli all’interno di una realtà di cui sa cogliere anche le parentesi più serene e più gioiose. Lo stile di questo libro rispecchia ancora una volta l’abilità con cui Giulio Levi riesce a proporre argomenti che potrebbero facilmente scadere nella tristezza e nella sofferenza rendendoli invece “semplicemente umani” e vissuti dalla parte del bambino e dell’adolescente. Un modo nuovo di affrontare aspetti difficili in una letteratura per ragazzi che sta riproponendo ai giovani lettori trame cariche di tristezza, angoscia e sofferenza, ricalcando il vecchio stile degli anni Quaranta e Cinquanta del Novecento, pieno di orfani e derelitti, proponendo forse nuove ambientazioni ma con personaggi altrettanto disperati.
Gianna Marrone
Docente di Letteratura per l’infanzia
Università di Roma 3
Giudizio della Giuria Tecnica del Premio Nazionale di Letteratura per ragazzi “Mariele Ventre” (2009)
Con leggerezza. poesia e rigore scientifico, Giulio Levi, medico e coordinatore della ricerca scientifica per la Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, racconta il tema della malattia di un genitore e di come sia possibile affrontarla senza angoscia da parte di chi ne è indirettamente coinvolto. Attraverso un percorso di crescita e maturazione psicologica, che è accompagnata da un graduale cambiamento del registro linguistico, Alvise, che è l’io narrante del racconto, conquista consapevolezza della malattia della madre affetta da sclerosi multipla, e si pone tante domande sui diversi atteggiamenti della gente. Giulio Levi racconta con il linguaggio delle emozioni, ma anche i comportamenti, i pensieri, gli stati d’animo di una famiglia che vive questo problema, per come la malattia possa modificare comportamenti, azioni e la vita stessa.
II finale e aperto alla speranza legata agli studi e alle ricerche scientifiche in corso.